Rana di Lessona (Pelophylax lessonae)
Rana di Lessona
(Pelophylax lessonae Camerano, 1882)
INTRODUZIONE
La tassonomia della rana di Lessona non è completamente chiarita, neppure a livello italiano. La vera Rana di Lessona, descritta da Camerano per i dintorni di Torino (Moncalieri) è diffusa in tutta Europa a abita l’intera Italia settentrionale. Dall'’Appennino e verso sud vive un’altra entità, geneticamente alquanto diversa e nota come Pelophylax bergeri Günther, 1985, la cui distinzione da Pelophylax lessonae viene però considerata da diversi autori di livello sottospecifico. Una terza entità, anch’essa distinta a livello genetico (Santucci et al., 1996) abita la Calabria e la Sicilia.
Di aspetto simile alle altre rane verdi europee, R. ridibunda e R. kl. esculenta, se ne differenzia, dal punto di vista morfologico, per le più piccole dimensioni corporee (raramente superiori ai 9 cm), per i sacchi vocali biancastri e per la parte posteriore della coscia tipicamente gialla o arancione marmorizzata di marrone o nero. Questi caratteri morfologici, tuttavia, non sono sempre sufficienti per effettuare una sicura attribuzione tassonomica degli esemplari ed è talvolta necessario ricorrere all’esame di caratteri genetici e enzimatici.
DESCRIZIONE GENERALE
È una rana solitamente verde oliva, con macchie più scure, ma alcuni esemplari possono presentare colorazioni marroni, brune o giallastre.
La testa è triangolare, larga, con muso moderatamente appuntito e pupilla orizzontale.
Il dorso è percorso in tutta la sua lunghezza da una finissima striscia verde chiaro, più o meno evidente mentre le cosce sono di color giallo o marrone. Il ventre è bianco e le zampe posteriori sono striate da lunghe bande scure. I maschi hanno due sacchi vocali posti esternamente ai lati della testa di colore chiaro. Le femmine raggiungono anche gli 11 cm mentre i maschi solo 8.
I girini del genere Pelophylax sono molto simili in tutte le specie. Quelli di P. lessonae misurano da 50 a 60 millimetri. La testa è grande e rotondeggiante con la coda che termina con una punta affilata.
Le parti superiori sono di colore giallo ocra, con sfumature verdi o marroni, sopra questa tinta di fondo si osservano macchie e punti scuri ripartiti irregolarmente. La parte inferiore è biancastra e translucida, spesso si possono osservare gli organi interni attraverso la pelle.
Tra le rane verdi P. lessonae è la specie con costumi più terragnoli, la si ritrova frequentemente a terra, dove in caso di avverse condizioni climatiche trova rifugio scavando e nascondendosi nel terreno.
Popolazioni riproduttive spesso assai numerose, superano facilmente le diverse centinaia, talvolta migliaia di individui adulti.
La specie è attiva prevalentemente di giorno, con picchi massimi nelle giornate umide, coperte o piovose. Tende però ad essere più attiva durante la notte nei mesi estivi, quando la radiazione solare è più intensa, e durante il periodo riproduttivo. Durante i mesi più freddi entra in ibernazione. A seconda della latitudine e dell'altitudine, il letargo può iniziare da settembre a novembre e dura fino a marzo - maggio.
P. lessonae trascorre generalmente il periodo d'ibernazione in acqua, seppellendosi nel fango, ma in alcune località il letargo si svolge a terra, in tane scavate da altri animali, o in gallerie presenti sulle rive di laghi e fiumi.
HABITAT
La rana di Lessona occupa una varietà di habitat umidi, inclusi stagni, laghi, fossati e zone umide. Tende a preferire acque con vegetazione abbondante, che forniscono rifugi e siti di deposizione per le uova.
ALIMENTAZIONE
Gli adulti si cibano principalmente d'invertebrati terrestri, tra cui predominano lombrichi, gasteropodi, insetti ed aracnidi, ed acquatici (Gerridae, Dytiscidae ecc.). Nella dieta gli organismi acquatici costituiscono generalmente 1/4 del totale.
A causa delle minori dimensioni, P. lessonae risulta meno vorace di P. ridibundus, i vertebrati vengono predati solo occasionalmente.
La dieta dei girini è composta prevalentemente da materia vegetale come alghe e piante, in minor proporzione assumono detrito organico e plancton, come protozoi, rotiferi e microcrostacei.
Le rane appena metamorfosate predano microartropodi quali piccoli insetti e loro larve, collemboli ed acari.
RIPRODUZIONE
Stagioni riproduttive: Nella maggior parte dell'area di distribuzione, la stagione della riproduzione generalmente va dalla fine di marzo a maggio - giugno inoltrato.
Corteggiamento e accoppiamento: I maschi raggiungono per primi le zone di frega, si stabiliscono in acqua e lungo le sponde, e lanciano in coro richiami d'accoppiamento per attirare le femmine. In queste aree si radunano spesso diverse centinaia di esemplari. L'accoppiamento si svolge in acqua nelle ore notturne.
Ogni femmina emette le uova in ammassi gelatinosi, contenenti da 450 a 4.500 uova.
Tra la primavera e l'estate, le femmine possono accoppiarsi fino a tre volte.
Le uova possono aderire ad elementi del substrato, giacere sul fondale o flottare sulla superficie. Nei siti più frequentati si formano grandi agglomerati di uova, costituiti dalle deposizioni di numerose coppie. La presenza di queste masse favorisce lo sviluppo embrionale, minimizzando le fluttuazioni di temperatura e la predazione potenziale rendendo di difficile accesso le zone più interne della massa di uova.
Cura dei cuccioli: La rana verde minore non mostra un coinvolgimento diretto dei genitori nei confronti dei girini. Una volta deposte le uova, le femmine spesso abbandonano il sito di deposizione, e la cura dei girini è lasciata al processo naturale dello sviluppo larvale.
Indipendenza: La crescita delle larve dipende dalla disponibilità di cibo, dalla densità degli esemplari e dalla temperatura dell'acqua. Le larve schiudono dopo circa 7 - 8 giorni dalla fecondazione, aderiscono immediatamente al substrato e restano inattive per due o tre giorni, fino al riassorbimento del sacco vitellino. Successivamente iniziano a nuotare ed alimentarsi in modo autonomo. In condizioni ottimali lo sviluppo larvale dura due o tre mesi.
In acque a bassa temperatura, i girini possono trascorrere l'inverno in acqua, metamorfosandosi alla primavera seguente. In questi casi le larve raggiungono grande taglia.
La maturità sessuale viene raggiunta tra il secondo ed il terzo anno di età. Raggiunge l'età massima di 12 anni, ma di solito la media della vita è di 6 - 7 anni.
CONSERVAZIONE
Anche se P. lessonae viene ritenuta in declino in gran parte della sua area di distribuzione europea, appare ancora molto comune in Polonia, Repubbliche Baltiche, Moldova, Russia ed Ucraina.
La specie viene minacciata dalla perdita di habitat dovuta all'intensificazione dell'agricoltura e dell'urbanizzazione, dall'inquinamento e dalla bonifica delle zone umide, dalla canalizzazione dei corsi d'acqua e dall'introduzione di pesci predatori alloctoni nei siti di riproduzione. Inoltre subisce la competizione con la più grande ed aggressiva P. ridibundus. La cattura di esemplari per scopi di ricerca, studio o per l'alimentazione non sembra minacciare nel complesso la specie, tranne che nel caso di alcune popolazioni della ex Jugoslavia (Dzukic, 1996; Ljubisavljevic et al. 2003).
Attualmente, vista la buona distribuzione, non è classificata come specie a rischio e non vi sono significative leggi per la sua salvaguardia.
Viene predata da molti vertebrati, tra cui molte specie di uccelli come cicogne, aironi, nitticore, rapaci, cormorani, gabbiani e corvi, e mammiferi, tra cui volpi, ricci, lontre ed altri mustelidi, inoltre costituisce una significativa parte della dieta di serpenti acquatici e terrestri e delle tartarughe acquatiche. I girini e gli adulti sono esposti alla predazione da parte di pesci (Micropterus, Esox, Perca, Salmo). Le larve e le uova sono mangiate anche da anatre, crostacei (Procamabarus clarkii), adulti e larve di altri anfibi, coleotteri acquatici e larve di libellula. La specie è soggetta a malattie virali, batteriche e micotiche, tra cui la chytridiomicosi e l'iridovirus introdotte con l'arrivo di specie alloctone. La specie viene attaccata da parassiti come elminti e platelminti.
CURIOSITÀ
Lo sapevi che:
1. La "Rana Lessonae", diffusa in Europa, di ridotte dimensioni, fino al 1882 confusa con un'altra specie, è stata scoperta da Lorenzo Camerano. Egli volle dedicare la nuova specie di rana verde al suo professore Michele Lessona che studiò nei suoi anni universitari, in modo approfondito, gli Anfibi del Piemonte.
3. Anche questa specie ha un abito nuziale. Durante la stagione degli amori entrambi i sensi presentano i fianchi con marcate sfumature giallastre.2. A differenza di alcune altre specie di rane, la rana verde minore produce un suono di richiamo meno pronunciato e meno stridente. Il suo verso può essere descritto come un "cluck" o un "quack" morbido.
4. La rana Lessona è nota per il suo comportamento prevalentemente notturno. Di giorno, può essere osservata riposare nascosta tra la vegetazione acquatica o nelle vicinanze dell'acqua, mentre di notte è più attiva nella caccia di insetti e altri piccoli invertebrati.
5. Come altre specie di rana si sono osservati episodi di cannibalismo dove gli adulti si mangiano i girini propri o di altre coppie.
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