Cinghiale (Sus scrofa)

Cinghiale

(Sus scrofa, Linneaus, 1758)


INTRODUZIONE


Il cinghiale è uno dei mammiferi con l'areale più grande che possiamo osservare sul nostro pianeta.
Lo si ritrova in gran parte dei territori europei, in Medio Oriente, nella penisola indiana e indomalese, in Cina meridionale, Indonesia fino alle isole della piccola Sonda (Timor).
Oggi è diffusissimo anche sul territorio italiano.
Si estinse in tutto il Nord-Italia nel diciottesimo secolo per poi riprendere piede nel primo ventennio del secolo scorso sulle Alpi sud-occidentali (1919: Val Susa; 1920: Val Varaita) e da qui la riconquista di tutto il territorio.

Areale del cinghiale

Le opere di immissione dei cinghiali a fini venatori ha velocizzato il processo di diffusione e molte delle introduzioni sono state condotte con individui di dubbia provenienza o con incroci con maiali domestici.
A causa dei danni che porta nelle zone in cui vive e della sua versatilità di adattamento a molti habitat, è stato inserito nella lista delle 100 specie invasive più dannose al mondo.


DESCRIZIONE GENERALE 

È un mammifero onnivoro di medie dimensioni e corporatura massiccia con zampe corte e sottili terminanti ognuna in uno zoccolo diviso in 4 sezioni.
Le due anteriori sono le più grandi e robuste e sono quelle che poggiano direttamente sul terreno, mentre, le due laterali sono più corte e poggiano solo quando l'animale cammina su terreni particolarmente soffici e fangosi, permettendo ad esso di non sprofondare.
La grandezza e il peso sono direttamente correlate alla quantità di risorse sul territorio in cui vivono: sulle Alpi italiane il peso può aggirarsi intorno ai 100-200 kg mentre nel centro e nel Sud-Italia il peso medio è intorno agli 80-90 kg.
Nonostante l'aspetto robusto e le zampe relativamente corte, è un animale che può muoversi piuttosto velocemente.
I cinghiali sono animali con abitudini crepuscolari e notturne che preferiscono riposarsi di giorno in buche scavate da loro stessi.
Le femmine si muovono in gruppo con i cuccioli e sono guidate dall'esemplare più anziana. I giovani maschi che non si sono riprodotti girano anch'essi in piccoli gruppi e solo i maschi adulti tendono a vivere una vita solitaria.
Hanno un comportamento aggressivo e non esitano allo scontro quando si tratta di proteggere i cuccioli, quando sono presi alla sprovvista o quando messi con le spalle al muro.


HABITAT

Anche se predilige ambienti forestali dominati dalle latifoglie è un animale che può colonizzare una vasta gamma di ambienti: dalle pianure antropizzate fino alle alte quote montane.
Questa sua capacità di adattamento gli ha permesso la grande diffusione sul globo. 
Affinché possa sopravvivere in un'area specifica, sono necessarie solo tre condizioni: aree con un'alta densità di alberi che forniscono protezione contro i predatori, acqua per bere e fare il bagno e assenza di nevicate regolari.


In Italia la specie è distribuita, seppure con areale discontinuo, dalla Valle d'Aosta fino alla Calabria, oltre che in Sardegna, in Sicilia, nell'isola d'Elba ed in altre piccole isole dove è stato introdotto dall'uomo in tempi recenti. Popolazioni meno numerose si incontrano in alcune regioni prealpine e sui monti di Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli.

ALIMENTAZIONE


I cinghiali sono onnivori ma si nutrono prevalentemente di materiale vegetale come ghiande, frutti, bacche, tuberi, radici e funghi.
All'occasione può integrare predando invertebrati, piccoli mammiferi e carcasse di animali già morti per altre cause.
Si è addirittura osservato che non disdegna neanche il pesce. 
Questa dieta così vasta è dovuta ad uno stomaco scarsamente specializzato ed una dentizione mista.

RIPRODUZIONE


Ecco una panoramica generale del ciclo riproduttivo dei cinghiali:

Stagioni riproduttive: Il cinghiale presenta una marcata stagione riproduttiva. Questo periodo si verifica generalmente tra novembre e febbraio quando i maschi diventano particolarmente attivi nel corteggiamento e nell'accoppiamento.
In Piemonte le nascite avvengono in tutti i mesi dell’anno con un picco nel quadrimestre aprile-luglio.
Questo può accadere in zone in cui la presenza di risorse sul territorio è abbondante.
Corteggiamento e accoppiamento: I maschi competono per l'attenzione delle femmine attraverso comportamenti territoriali, combattimenti e vocalizzazioni. Il corteggiamento può essere intenso, con i maschi che cercano di stabilire la loro dominanza. Le femmine possono entrare in calore più di una volta durante questa stagione.
La gestazione nel cinghiale dura in media 4 mesi (115 giorni). Dopo questo periodo le femmine incinte si ritirano in luoghi riparati per prepararsi al parto.
Cura dei cuccioli: Il parto avviene in una tana o in un luogo riparato. Le femmine danno alla luce una cucciolata di solito composta da 4-6 cinghialetti. Questi piccoli sono precoci e sono in grado di seguire la madre poco dopo la nascita.
La cura dei cuccioli è principalmente responsabilità della femmina. Lei li allatta per diverse settimane, fornendo loro il nutrimento essenziale per la crescita. Durante questo periodo, la madre è protettiva e può essere aggressiva nei confronti di potenziali minacce.
Indipendenza: I cinghialetti crescono rapidamente e diventano progressivamente indipendenti. Iniziano a cibarsi di cibo solido entro poche settimane e seguono la madre mentre esplorano l'ambiente circostante. I piccoli presentano un mantello striato nei primi mesi che perdono dopo il quinto o sesto mese di vita per acquisire un colore rossiccio. I maschi raggiungono la maturità sessuale intorno all'undicesimo mese di vita e quando questo accade vengono allontanati dal branco permettendo solo alle femmine di rimanere. 

CONSERVAZIONE


Data la sua distribuzione e il gran numero di esemplari non risulta essere una specie a rischio.
Effettivamente è il contrario: proprio questa prosperità, unita ai danni che questi animali portano nel territorio in cui vivono a causa dei loro spostamenti di terreno durante la ricerca di cibo, la pericolosità durante la stagione dei cuccioli e i danni alle coltivazioni vicino ai territori in cui vivono lo rendono uno degli animali per la quale le misure di contenimento risultano necessarie.

CURIOSITÁ

Lo sapevi che: 

1. Il personaggio di Obelix della serie Asterix ed Obelix porta un nome che deriva dal francese "obèlisque", ovvero obelisco. Il nome ha anche un rimando alla parola greca "obelias", ovvero cinghiale, di cui il personaggio è goloso e che spesso consuma durante i numerosi banchetti.


2. Il cinghiale, a dimostrazione della sua importanza per gli antichi, è numeroso in moltissimi miti in diverse culture. Uno dei più conosciuti è quello delle dodici fatiche di Ercole. Nella quarta infatti, il nostro eroe aveva il compito di catturare vivo il gigantesco cinghiale di Erimanto, animale sacro alla dea Artemide.



3.Il peperoncino secco macinato è un buon modo per tenere lontano cinghiali in modo ecologico. La capsaicina, composto organico responsabile della piccantezza del peperoncino, è molto fastidiosa per il cinghiale. L' animale infatti usa molto l'olfatto per esplorare e sentirà quindi l'effetto irritante della polvere.




4. I cinghiali amano rotolarsi in pozze fangose e acquitrinose (insogli) o per proteggersi da parassiti, soprattutto pulci e zecche, accumulati sul loro pelo, o per rinfrescarsi durante i periodi caldi.




5. Prima dell'addomesticamento e l'allevamento del maiale domestico, il cinghiale era la fonte primaria di carne di molte popolazioni.
Perse questo primato nel ventesimo secolo.

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